I saggi hanno rigettato la Parola del Signore; quale saggezza possono avere?

Geremia 8:9


Queste parole, scritte più di 2500 anni dal profeta Geremia, sono molto attuali; così oggi come allora l'uomo altero e pieno di sé - considerandosi saggio e autosufficiente - non solo rigetta, ma addirittura disprezza la Parola del Signore. La storia insegna, a chi è attento, che i periodi di prosperità e di relativa pace finiscono presto ed è in questi periodi di grande benessere che l'uomo dimentica il vero Dio e quando alla fine vede spuntare la crisi, allora cerca disperatamente di aggrapparsi ai suoi beni materiali su cui ha posto la propria fiducia e speranza. È questa la sua saggezza avendo voltato le spalle alla Verità e dimenticando completamente la Parola di Dio.

Chi ha molti beni è disperato per la paura di perdere tutto, mentre chi non ha più nulla ha perso anche quella poca fede che aveva e non sa più a cosa credere e a chi credere, sono diventati entrambi irragionevoli.

Tanti religiosi cosiddetti cristiani con i loro motti cercano di attirare più gente che possono con promesse che di biblico hanno poco, sono diventate peggio dei partiti politici, vendono sogni, speranze, promettono benessere, fanno "populismo", cercano fondi. Seguono il mondo, insomma. E acquistano la saggezza del mondo facendo credere all'uomo che la trasgressione del santo comandamento e della Legge è accetta a Dio così che non si ha più timore dell'Eterno.

Queste comunità, che dovevano essere degli esempi di santità nel seguire la Parola di Dio scritta una volta per sempre, hanno avvelenato il Vangelo, un veleno invisibile, dove tutti crollano alla prima tribolazione. La loro conoscenza e saggezza non regge alla prima difficoltà perché sono concentrati su come risolvere con la politica i problemi del mondo che da millenni sono sempre gli stessi: vestiti, cibo, abitazioni, corruzioni, ingiustizie e guerre ma tralasciano invece il pentimento, la conversione e la santificazione.

Come si vede, i grandi uomini saggi nella storia fino a oggi non sono riusciti a risolvere i problemi di nessun popolo, anzi l'enorme progresso ha aggiunto altri grandi problemi che non sono in grado di controllare come l'inquinamento del suolo e dell'aria, la povertà, ecc.

La fonte della vera saggezza è la Parola di Dio che va investigata e non interpretata a proprio piacimento, ma secondo lo Spirito di Dio perché essa è Spirito e Vita.

La Parola di Dio è sempre la stessa e ci dà sempre gli stessi consigli: seguire l'unico vero Dio Padre e il Suo unico Figlio Cristo Gesù che è la via, la verità e la vita, Dio della nostra salvezza. Senza la conoscenza di questa fondamentale verità, l'uomo non potrà vivere la vita presente e futura pienamente.

Nella Sua Parola sta la forza di ogni vero credente, essa è inalterabile e non cambia mai e non bisogna aspettare l'improvvisato saggio di turno per interpretarla, anzi è Dio stesso che la mette nel cuore e nella mente di chi desidera comprendere secondo il Suo disegno e volontà.

Sia ringraziato il nostro Dio Padre e il Signore nostro Cristo Gesù che, per mezzo dello Spirito eterno, danno la forza a gente comune affinché la Sua parola sia predicata non con sfoggio di grande saggezza umana, ma con semplicità, umiltà e ispirazione divina. Il timore dell'Eterno è il principio della sapienza che viene dall'alto.




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